Lo show, don't tell (mostrare, non
raccontare) è uno strumento di tecnica narrativa. Sbirciando su
Wikipedia si può avere un'idea generale sul che cosa si intenda.
Dalla pagina di Wikipedia in inglese:
Show, don't tell is a technique often
employed in various kinds of texts to enable the reader to experience
the story through action, words, thoughts, senses, and feelings
rather than through the author's exposition, summarization, and
description.
Lo show, don't tell (mostrare, non raccontare) è una tecnica
impiegata spesso in vari tipi di testi per permettere al lettore di
vivere il racconto tramite l'azione, le parole, i pensieri, i sensi e
i sentimenti piuttosto che tramite l'esposizione, il riassunto e la
descrizione dell'autore.
In sostanza il lettore deve poter
vedere la scena. Per far questo è necessario essere
precisi, scegliere le parole giuste (non una di più, non una di
meno) ed utilizzare il più possibile termini concreti. Solo in
questo modo il lettore può provare emozione, può essere coinvolto nell'atmosfera della storia.
Lo scrittore evoca, lascia intuire, dà
spazio alla fantasia del lettore di modo che questi non si annoi e
costruisca attivamente, o meglio veda, nella sua mente quanto
sta leggendo.
Il lettore non deve mai essere
considerato un pigro spettatore sdraiato sul divano di casa davanti
alla televisione, ma piuttosto un compagno di giochi attivo che
conosce e rispetta le regole e pretende che lo scrittore faccia lo
stesso. Si aspetta quindi di riuscire a vedere le scene
pensate dallo scrittore senza fare fatica. Questo significa che lo
scrittore non può cavarsela utilizzando termini astratti e generici
perché più le parole sono astratte e generiche, meno fatica fa lo
scrittore, ma molto più impegno viene richiesto al lettore che da un
concetto astratto deve risalire alla scena immaginata dallo scrittore.
Imporre al lettore questo sforzo significa abusare della sua pazienza
e questi prima o poi si stancherà e abbandonerà la lettura.
Questo è il motivo per cui utilizzare
parole vaghe, generiche e astratte è indice di poco impegno da parte
dello scrittore e di probabile fallimento dell'opera.
Ad esempio:
Quando ci vide entrare dalla porta
il barista alzò lo sguardo e poi abbassò le mani e mise i coperchi
di vetro sui piatti degli stuzzichini.
“Dammi una birra” dissi. Il barista
l'attinse, tolse la schiuma con la spatola e poi tenne il bicchiere
in mano. Io misi sul banco il nichelino e lui fece scivolare la birra
verso di me.
“Cosa bevi?” disse a Tom.
“Birra”
Il barista versò la birra e tolse la
schiuma e quando vide i soldi la spinse verso Tom.
“Che ti prende?” chiese Tom.
Il barista non rispose. Guardò sopra
la nostra testa e disse: “Cosa bevi?” a un uomo che era entrato.
“Whisky di segale” disse l'uomo. Il
barista mise sul banco la bottiglia, un bicchiere e un bicchier
d'acqua.
da “La luce del mondo” in “I
quarantanove racconti” di Ernest Hemingway.
Se Hemingway avesse scritto “Il
barista non si fidava dei due appena entrati” avrebbe fatto prima e
se la sarebbe cavata con meno fatica, ma sarebbe morto tutto! Il
lettore non avrebbe visto la scena, non si sarebbe immaginato un gran
che, non avrebbe provato nessuna emozione e soprattutto ci avrebbe
messo un secondo ad annoiarsi. Ecco perché è così importante
rispettare la regola dello show, don't tell. Che poi non sia semplice... bè non c'era bisogno di specificarlo!
Ph. credit: British Library qui |
“Il mio compito è quello di farvi
sentire e toccare, grazie al potere della parola scritta; è
innanzitutto, quello di farvi vedere” (Joseph Conrad)
“Quando racconti un aneddoto,
raccontalo in modo tale che i tuoi ascoltatori possano davvero vedere
le persone di cui stai parlando” (Francis Scott Fitzgerald)
“Scrivere narrativa non è tanto questione di dire cose, quanto piuttosto di mostrarle” (Flannery O'Connor)
“Le parole sono tutto quello che
abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste” (Raymond
Carver)
Buon 2014... e che sia un anno pieno di parole e libri illuminanti per tutti!
Vanilla
Bibliografia e approfondimenti:
“Io scrivo” corso di scrittura de
Il Corriere della Sera, 2011
F. S. Fitzgerald “Nuotare sott'acqua e trattenere il fiato” Minimum fax, 2008
R. Carver “Niente trucchi da quattro soldi. Consigli per scrivere onestamente” Minimum fax, 2002
E. Hemingway “I quarantanove racconti” Mondadori, 2010
F. O'Connor “Scrivere racconti (Writing short stories)”, disponibile sul sito di Stas Gawronski
Manuale 3 in Gamberi Fantasy
Show, don't tell in Wikipedia in italiano
Show, don't tell in Wikipedia in inglese
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